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MAMMAMASANTA E MAMMASANTISSIMA

Per il Cristianesimo Mammasanta è la Madre Vergine Santissima. In tale contesto racchiude anche un’esclamazione che vuole essere di buon auspicio ed augurarle al fine di produrre un buon vino.

DANZA DELLE SPADE

Trae origine dalla Pizzica salentina, detta anche danza di aggregazione, più conosciuta con il nome di Taranta pugliese. La Pizzica scherma o Danza delle Spade, rappresenta una delle variabili delle tradizionale Taranta; in questo tipo di danza si mima il combattimento dei coltelli.

TERRE DI ELIMI

Secondo la leggenda, l’antico nome Elima richiama il periodo in cui i Greci distrussero Troia 1184 A.C., la città dell’Asia Minore. L’idea degli Elimi arrivati da Troia fu ipotizzata da Tucidide. Trovando l’unica salvezza nella fuga attraverso il mare, il popolo degli Elimi approdò lungo le coste pugliesi, ove introdussero l’uva Nero di Troia durante la colonizzazione del territorio.

TORRE DEL SERPENTE

Trae origine dalla famosa Grotta del Serpente, una delle zone tra le più suggestive delle coste salentine: una sorta di rettile, che i secoli hanno scavato nella roccia, le ha dato il nome; subito dopo l’entrata, infatti, in alto, nella parte di Onice, è visibile una figura che ricorda il cobra.

MARAVENTO

Deriva dal nome del palazzo Lojacono maraventano, emblema del barocco siciliano del seicento, ubicato nella città di Agrigento.

TORRE ARETUSA

Ispirato al mito della Ninfa Aretusa. La ninfa avvistata dal giovane Alfeo, folgorò lo stesso senza però ricambiare la sua passione. Aretusa rifuggiva da lui, finché stanca delle sue insistenze chiese aiuto ad Artemide. La dea la avvolse in una spessa nube sciogliendo la giovane in una fonte sul lido del lido di Ortigia. Alfeo, allora, chiese aiuto agli dei che lo trasformarono in un fiume, che, nascendo dalla Grecia e percorrendo tutto il Mar Ionio, si unì all’amata fonte. Ancora oggi il mito rivive nell’isola di Ortigia, originando la cosiddetta Fonte Aretusa, Uno specchio di acqua che sfocia nel grande porto di Siracusa. Lungo le rive della Fonte Aretusa è presente una riserva naturale di papiri selvatici, piantagione unica e rara in tutta l’Europa.

VILLA DORATA

In tributo alle valli siciliane ove il sole regna maestoso, cospargendo le distese siciliane di un oro vivo che ricorda il colore giallo paglierino tipico di questo vino.

ROCCA DI SETA

In onore delle valli siciliane, ove ancora oggi si ergono le rocche un tempo costruite dai re di sicilia e ove la seta, presente in abbondanza, era fonte di ricchezza.

CORTE DELLE FATE

Ispirato alla bellezza, quasi fiabesca delle antiche corti, perfettamente conservate, che fanno parte del ricco patrimonio storico e culturale della campania. Molte sono le leggende narrate nell’antica irpinia, ove la superstizione e il sovrannaturale erano protagoniste. Anticamente, infatti si narrava che fate dalla bellezza eterea erano solite animare segretamente le corti delle famiglie reali.

PETRA CECI

Il nome del vino è stato ereditato dal castello di petra ceci, presso Oriolo (Cs).

 

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